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A spasso sul Monte Orfano...

A spasso sul Monte Orfano….

Andando su e giù ogni giorno dal nostro amato Morte Orfano, ci è balenata l’idea di portarci anche voi. Abbiamo quindi pensato  di organizzare una visita/passeggiata tra i vigneti di Corte Fusia passando attraverso le bellezze naturalistiche e artistiche della collina più a sud della Franciacorta.

Per l'escursione è necessario prenotare; si può fare in qualsiasi periodo dell'anno, tranne in caso di maltempo. 

Due brevi notizie sul Monte Orfano.

È il rilievo più a sud della nostra denominazione e per milioni di anni ha fatto da “muraglia” naturale proteggendo la Franciacorta, permettendogli di evolversi e formarsi così come oggi la conosciamo.

Il nome Orfano deriva dal fatto che è un rilievo isolato. Si estende per circa 4,5 km di lunghezza, con un altezza massima di 450 m slm occupando 535 ettari nei territori dei comuni di Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato. 

E’ l’affioramento più antico di tutta la pianura padana (si stima si sia formato tra i 26 e i 5 milioni di anni fa) e l’unica presenza geologica di origine marina in Lombardia.

Dal punto di vista geologico è un “conglomerato” costituito da elementi ghiaiosi e ciottolosi grossolani, tra loro cementificati da sabbie più fini.

 L’itinerario

L’itinerario dura circa un’ora e mezza/due ed è lungo 5 km. Parte da Corte Fusia e prosegue verso nord arrivando, dopo circa 10 minuti, alle pendici del Monte Orfano dove, passando sopra la Roggia Fusia, incontriamo il primo dei due vigneti gestiti da noi che andremo a visitare.

 

Dopo una breve sosta in questo appezzamento, il giro continua per un sentiero che risale attraverso il bosco che in 15 minuti ci porterà alla Croce di Coccaglio sulla cresta del Monte Orfano a circa 300 m slm. Da qui si gode di una splendida vista sulla pianura sottostante a sud e sulla Franciacorta a nord.

 

 

 

 

 

Si continua a camminare verso sud est, passando verso il “laghetto” degli Alpini di Rovato formatosi per la caduta di un aero tedesco durante la seconda guerra mondiale.

  

Scendendo verso Rovato, potremo ammirare esternamente l’antica Chiesa di San Michele risalente al X secolo.

La tradizione afferma che S. Michele sorse su una piazzola druidica chiamata "castello delle streghe", come luogo di culto per divinità pagane. Da tempio pagano fu trasformata nel periodo costantiniano in una chiesa della collettività rovatese. Con la discesa dei longobardi, la chiesa divenne poi il luogo di culto di tale comunità.

Poco dopo incontreremo un altro dei vigneti gestiti da noi.

Proseguendo per il sentiero arriveremo al Convento della Santissima Annunciata di Rovato che da oltre 550 anni è gestito dall’ordine di frati dei “Servi di Maria” . Il convento è stato costruito nel 1449 e la chiesa è stata completata nel 1505. 

All’interno presenta diversi affreschi raffiguranti l’Annunciazione e scene della storia dell’Ordine dei Servi di Maria. Nell’area compresa tra il presbiterio e l’abside si alternano opere artistiche di particolare rilevanza: l’ Annunciazione dipinta dal Romanino; un Crocefisso ligneo del XV secolo realizzato da un artista dalla scuola di Donatello e un San Sebastiano da alcuni attribuito al Mantegna. Nel sottarco della prima cappella, residuo gotico quattrocentesco, vi è poi la serie dei  Cinque profeti minori attribuiti a Liberale da Verona.

La passaggiata continua verso l’abitato di Coccaglio e si concluderà con la meritata degustazione dei nostri Franciacorta in cantina.

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